poesia
Ursini nel CdA della “Fondazione Teatro Politeama”
Con Decreto del Presidente dell’Amministrazione Provinciale
Vincenzo Ursini nel CdA della “Fondazione Teatro Politeama”

“È stata per me una nomina inaspettata, che onorerò nel migliore dei modi”. Lo ha sottolineato Vincenzo Ursini, dopo essere stato nominato nei giorni scorsi nel CdA della “Fondazione Teatro Politeama”, con decreto del presidente dell’amministrazione provinciale di Catanzaro, Mario Amedeo Mormile.
La nomina del componente dell’Ente provinciale era stata sollecitata, a fine agosto, dal sindaco della città, Nicola Fiorita.
Il presidente Mormile, visti lo Statuto della Provincia, lo Statuto della “Fondazione Teatro Politeama – Città di Catanzaro”, i decreti legislativi 267/2000 e 110/2017 che integra e modifica il Dlgs n. 175 del 2016, valutato il curriculum professionale e letterario di Vincenzo Ursini, lo ha nominato quale componente del Consiglio di Amministrazione in seno alla Fondazione, in rappresentanza dell’Ente provinciale, notificando il provvedimento al presidente del Consiglio di Amministrazione per i successivi adempimenti.
“Ringrazio il presidente Mormile – ha commentato Ursini – per questa designazione. Il mio impegno in tale nuova ed entusiasmante “avventura”, sarà indirizzato soprattutto verso la valorizzazione dei talenti locali, siano essi giovani attori, compagnie teatrali o musicisti e gruppi già affermati con i quali intendo intraprendere una proficua e costante collaborazione, in sinergia – spero – con tutto il CdA”.
Nato a Petrizzi nel 1954, Vincenzo Ursini vive a Catanzaro sin dagli anni ‘70. Già editore, pubblicista e paroliere iscritto alla Siae, ha fondato l’associazione culturale “Accademia dei Bronzi” con la quale ha organizzato, senza mai ricevere finanziamenti pubblici di alcun genere, centinaia di manifestazioni artistiche e letteraria. Tra le più significative si segnalano il premio “Città di Valletta” (realizzato per dieci anni consecutivi a Malta, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Maltese che consegnava personalmente i riconoscimenti ai vincitori) e il premio “Alda Merini”, con migliaia di adesioni da tutto il mondo, del quale, quest’anno, si è celebrata la decima edizione.
Ha pubblicato: “Senza frontiere” (Perri, 1973), “La terra dei padri” (Gabrieli, 1974), “L’esule” (Gabrieli, 1976), “Storie di periferia” (Gabrieli, 1977), “Il cuore e le pietre” (Isteu, 1981). Di prossima pubblicazione i volumi: “Eravamo comunisti” (poesie e canzoni di lotta, amore e libertà) e “Parole & musica” (Testi di canzoni con musiche del Maestro Luigi Cimino).
Ursini è stato insignito, giovanissimo, del Premio di Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (risulta ancora il più giovane premiato nella storia di questo importante riconoscimento) e ha vinto decine di concorsi letterari tra i quali si ricordano: “Regium Julii”, Reggio Calabria, 1973 (Medaglia d’oro del Presidente del Consiglio dei Ministri), “Unione culturale calabrese”, Catanzaro, 1974 e 1976; “Pier Paolo Pasolini - Musagete”, 1976, “San Nicola Arcella”, (Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica), 1982; “Nepetia”, Amantea 1983; “Franco Loria”, Crotone 2017.
Tornato alla poesia e alla narrativa dopo molti anni, nei mesi scorsi ha vinto prestigiosi premi, tra i quali: “La casa rossa”, Cesena, 2022; “L’Alloro di Dante”, (secondo classificato per la silloge inedita “Pane e amore”, Ravenna, 2022; “Una poesia per Pirandello”, (3° classificato), Agrigento 2022, “P. Borgognoni”, Pistoia, 2022 e “Alessandro Peluso”, Cosenza 2022.
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