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I FARMACI BIOLOGICI
“I farmaci biologici in dermatologia, gastroenterologia e reumatologia”, è stato questo il tema di un importante convegno tenutosi al Campus universitario di Germaneto al quale hanno partecipato esperti del settore e medici del territorio
L’evento, promosso dal Prof. Giovambattista De Sarro, Ordinario di Farmacologia e Referente AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per la Regione Calabria, è stato organizzato nell’ambito del progetto AIFA di formazione e informazione sull’appropriatezza prescrittiva ed ha visto la partecipazione di oltre 100 operatori tra medici, infermieri e farmacologi.
Al centro del dibattito l’utilizzo dei farmaci biologici nelle malattie autoimmuni che colpiscono la cute, il sistema gastroenterico e l’apparato articolare; patologie croniche dal forte impatto sociale ed economico.
Dopo una breve presentazione curata da De Sarro coadiuvato dal prof. Elio Gulletta (Ordinario di Patologia Clinica – Università di Catanzaro), il prof. Luca Gallelli (Professore Aggregato di Farmacologia Clinica – Università di Catanzaro), ha brillantemente offerto alla platea un excursus sui farmaci biologici presenti sul mercato, suddividendoli per classe, meccanismo d’azione e farmacologia.
A seguire il prof. Ugo Bottoni (Professore Associato di Malattie Cutanee e Veneree – Università di Catanzaro) ha sviluppato il tema dell’utilizzo dei farmaci biologici in dermatologia, in particolare nella cura della psoriasi, patologia molto diffusa e causa di molteplici implicazioni sistemiche.
Successivamente il prof. Giovanni Raimondo (Professore Ordinario di Medicina Interna - Università degli Studi di Messina) ha affrontato una problematica emergente relativa all’uso dei farmaci biologici, ovvero la possibilità di riacutizzazione dell’epatite virale da HBV in seguito alla somministrazione di tali molecole. Raimondo ha illustrato le acquisizioni più recenti in merito a questa problematica ed ha chiarito la necessità di una ricerca approfondita della condizione di portatore di infezione occulta da HBV anche se latente.
Elio Gulletta ha poi rappresentato il punto di vista del patologo clinico sul quadro generale, mettendo in evidenza come la valutazione corretta degli esami di laboratorio sia necessaria per impostare una vincente strategia terapeutica e sulla necessità di un’adeguata comunicazione fra il laboratorio e la corsia.
Dopo Gulletta, il prof. Francesco Saverio Mennini (titolare della Cattedra di Economia Sanitaria presso l’Università di Roma “Tor Vergata”), ha affrontato lo spinoso tema della farmacoeconomia. Per farlo, ha riporta uno studio della sua equipe condotto sul farmaco biologico Adalimumab. Secondo tale studio, nonostante l’elevato costo della terapia biologica, il costo sociale risulta più basso rispetto ad altri farmaci non biologici e rientra perfettamente nella finestra di spesa procapite di 20.000-40.000/anno in base all’indice QALY (indice basato su un calcolo che prende in considerazione l’allungamento della vita dovuto al trattamento e la qualità della vita).
Il prof. Franco Arturi (Aggregato in Medicina Interna – Università di Catanzaro), ha affrontato invece il tema della safety delle terapie biologiche, sottolineando come, al fine di evitare i seppur rari eventi avversi gravi, sia necessaria un’attenta valutazione preliminare del paziente mediante idonei esami di screening. Ha inoltre sottolineato la particolare attenzione che deve essere rivolta quando tali farmaci si utilizzino in pazienti fragili (ad esempio affetti da scompenso cardiaco) e il ruolo chiave dell’informazione al paziente specie quando si debbano eseguire interventi chirurgici in elezione o si debba programmare una gravidanza. Maria Grazia Imeneo (Dirigente Medico UOC Fisiopatologia Digestiva – AO Mater Domini), ha poi discusso sull’utilizzo dei farmaci biologici nelle malattie infiammatorie croniche intestinali come la rettocolite ulcerosa e la malattia di Crohn.
Infine la prof.ssa Rosa Daniela Grembiale (Professore Aggregato in Reumatologia, Università di Catanzaro), ha esposto le ultime acquisizioni scientifiche in tema di efficacia e sicurezza dei farmaci biologici in reumatologia. Grembiale ha inoltre brillantemente esposto il concetto di “tailored therapy”, ovvero di terapia “cucita sartorialmente” sulla persona, approccio ormai divenuto indispensabile considerata l’accresciuta farmacopea biologica e le caratteristiche differenziali tra farmaci che ormai consentono di “individuare” il farmaco più adatto al singolo paziente.
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