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Premio Dante Alighieri di Poesia
“Quando il potere porta l’uomo verso l’arroganza, - ha scritto John F. Kennedy - la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe la sfera d’interesse dell’uomo, la poesia gli ricorda la ricchezza e la diversità dell’esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia rigenera”.
Da alcuni anni ormai, con le iniziative dell’Accademia dei Bronzi, la poesia è diventata strumento efficace di protesta sociale, ma anche condivisione di stati d’animo che hanno rigenerato la mente e stimolato i lettori a superare i tanti ostacoli della vita quotidiana. Sono centinaia, infatti, coloro che ogni giorno postano sui social media messaggi di grande apprezzamento per tutto ciò che Vincenzo Ursini, fondatore e presidente dell’associazione, riesce a fare senza ricorrere ad alcun finanziamento pubblico ma contando soltanto sulla libera adesione dei partecipanti. E ciò è avvenuto anche in occasione del premio Dante Alighieri che si concluderà a Botricello, con la premiazione dei vincitori, lunedì 9 agosto, nella chiesa di “SS. Immacolata e San Michele” gentilmente concessa dal parroco don Rosario Morrone.
Così scrive Stefania Siani di Cava de’ Tirreni, terza classificata: “Tornare a casa dopo una giornata di lavoro e trovare una grande scatola contenente il premio “Dante Alighieri” della “Nuova Accademia dei Bronzi” di Catanzaro consistente in una splendida targa con una motivazione altrettanto preziosa e importante, veramente non ha prezzo. Per tutto il resto ci sarebbe Mastercard, come dice lo spot, ma questa è una delle cose che per fortuna nemmeno Mastercard può comprare”.
E ancora Rossella Paoli di Lamezia Terme, dopo aver appreso che nel 2022 l’associazione presieduta da Ursini cesserà l’attività: “Senza di voi ci sentiremo persi. Persi come nello spazio. Uno spazio angusto e infinito, dove ruoteremo verso il temuto ignoto. Saremo come persi per sempre. Gli ursiniani dove andranno? Cosa faranno? Il futuro ci racchiude in una prigione dove non si sa come usciremo e se ne usciremo indenni. Grazie Ursini per aver creduto in noi! Un grande abbraccio da tutti noi, increduli e smarriti e anche dispiaciutissimi per questa inaspettata notizia”.
Francesca Misasi di Vicenza, seconda classificata alla scorsa edizione del premio internazionale Alda Merini, con la bellissima poesia “Non fu per me”, si sofferma invece sul messaggio inviato a Ursini nei giorni scorsi da Silvana Nicolazzo. “Parole bellissime, - sottolinea Misasi - scaturite dal profondo del cuore perché intrise di sofferenza, dignità e una grande umanità! La poesia è il rifugio segreto dell’anima ma quando viene condivisa diventa qualcosa di catartico, una nuova genesi che ci porta in una dimensione in cui si riesce a credere in se stessi acquisendo coraggio e nuova linfa di vita… ed è questo il punto di forza dell’Accademia dei Bronzi, il grande dono che il presidente Ursini ci ha regalato, credere in noi stessi e nella poesia… un dono grande, speciale per cui essere ursiniani non è solo un grande onore ma è un punto di forza per crescere ed alimentare le nostre possibilità e riscoprire la capacità di osare e di mettersi in gioco. Niente viene dato con facilità, partecipare alle iniziative dell’Accademia è un percorso di crescita, un cammino graduale in cui niente si regala ma tutto si conquista attraverso tappe scandite dalla consapevolezza che ciò che si crea viene apprezzato e valutato con occhio attento, critico ma privo di qualsivoglia pregiudizio o personalismo… e così si diventa parte di una grande famiglia”.
Molti altri poeti e artisti hanno espresso positivi commenti. Tra i tanti: Antonietta Pullano, Rocco Giuseppe Tassone, Maria Teresa Chechile, Modesto Furchi Schiariti, Vincenzo Conte, Antonina Giotti, Antonella Tamiano, Rosita Panetta, Marinella Manca, Bruna Marino, Annalinda De Toffol, Paola Fiscella, Marise Gallo, Liliana Buongiorno, Paola Parrinello, Anna Alfano, Caterina Tagliani, Salvatore La Moglie, Domenico Nardo, Sonia Colopi, Franco Maccioni, Giuseppe De Simone, Velia Aiello.
Pino Murica ha aggiunto qualcosa in più. “Sto aspettando - ha sottolineato - che qualche rappresentante istituzionale decida finalmente di assegnare a Vincenzo Ursini un premio speciale per il suo continuo impegno a favore della cultura calabrese, impegno che ha contribuito a far conoscere al di fuori della Calabria la nostra storia e i nostri territori”.
“Ciò che va sottolineato - aggiunge Murica - è che Ursini realizza le sue iniziative senza chiedere tasse di partecipazione di alcun genere e senza fruire di contributi pubblici, raggiungendo risultati eccezionali con pochissime risorse. Cosa rara oggi”.
Ma torniamo al concorso. Visto l’elevato numero di opere partecipanti, l’Accademia dei Bronzi ha inteso aumentare il numero dei premi in palio, aggiungendo alle targhe di argento previste per i vincitori, alle targhe d’Onore e di Merito, numerose altre artistiche medaglie realizzate con il logo del premio.
“Abbiamo aumentato i premi messi in palio - ha detto Ursini - perché il valore delle poesie partecipanti è stato davvero di buona qualità”.
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