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Cerimonia delle candele
Fidapa Soverato - Cerimonia delle Candele

“Alziamo i calici e brindiamo tutte assieme ai successi conseguiti, a quelli ancora da conseguire... al nostro nuovo rinascimento. Concordi si vince!”
È l’augurio inviato, quest’anno, a tutte le iscritte da Maria Concetta Oliveri, presidente nazionale della F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari), in occasione della “Cerimonie delle Candele” tenutasi nei giorni scorsi nelle varie sezioni locali d’Italia.
“La “Candle’s Nigth”, - prosegue Oliveri - è la cerimonia più significativa della nostra associazione, che corona ogni altra manifestazione. Un avvenimento atteso e gradito da tutte noi, perché momento di estrema aggregazione, sulla base di un riconoscimento di comune identità che si traduce nel credo associativo; un’evenienza che induce a saldare antichi rapporti di amicizia, di crearne nuovi e di veicolare messaggi di sorellanza, solidarietà e pace”.
Anche la sezione della Fidapa di Soverato, presieduta da Laura Fondacaro, ha celebrato questo appuntamento con una bella manifestazione, tenutasi al Park Hotel Mirabeau di Gasperina, nel corso della quale sono state “accolte” le nuove socie Franca Arena, Elvira Cortese, Gilda Fusaro, Patrizia Greto, Concetta Guerrieri, Giovanna Mastroianni e Valentina Nesci.
È stata una cerimonia davvero suggestiva caratterizzata dall’accensione delle candele, simbolo del fuoco che è dentro ciascuna fidapina.
“Il calore, da noi generato ed emanato, - ha sottolineato la presidente Fondacaro riprendendo il messaggio augurale di Maria Concetta Olivieri - spazzerà il freddo della solitudine, dell’angoscia e della paura e costituirà il motore per avviare una nuova stagione all’insegna della solidarietà e dell’altruismo”.
“Le fiammelle delle candele - ha aggiunto Fondacaro - rappresentano l’amore, quello che “move il sole e le altre stelle”. Oggi siamo abituati ad esaltare scienza e tecnologia quali principi fondamentali per migliorare i rapporti umani. Solo l’amore, tuttavia, ci consente di identificare chi ci sta accanto e di amarlo come noi stessi. Affidiamo quindi all’amore universale, accendendo le nostre piccole fiammelle, la speranza di una armoniosa esistenza tra i popoli”.
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