pittura
MOSTRA DI GIOVANNI CHIARELLA
L’artista Giovanni Chiarella, dopo aver esposto in varie città, (Roma, Milano, Bruxelles, Anversa, Ferrara), torna a deliziare i suo numerosi ammiratori e collezionisti catanzaresi con una mostra di oltre 80 opere che sarà inaugurata domani alle ore 17,30, nei locali della ex “Stat”.
La mostra, realizzata con il patrocinio dell’Accademia dei Bronzi, della quale l’artista è socio, dell’assessorato comunale alla Cultura e dell’associazione “Teura”, rimarrà aperta sino al 15 febbraio.
“C’è un mondo circolare - scrive il giornalista Fulvio Castellani - che fuoriesce dalle opere di Giovanni Chiarella, quasi un gioco costante del tempo che si perpetua e che si rinnova ad ogni stagione, ad ogni sussurro, ad ogni sguardo che si allunga in direzione di un percorso che si tonifica nella sua capacità di leggersi dentro e di vitalizzare lo sguardo nel segno di un concerto coloristico quanto mai appropriato, piacevole e festoso. Nature morte, sguardi che contengono risposte dai libri presenti nello studio, paesaggi estivi e autunnali: per l’artista tutto diventa oggetto di studio e approfondimento coloristico.
Si intuisce subito il suo stato d’animo nei confronti di un angolo magari nascosto o di un piccolo particolare legato ad un sentiero, ad un mazzo di ortensie, ai perché della vita, cosicché anche dai pennelli che adopera fuoriesce un guizzo di luce e di riconoscenza…”.
Ogni colore è stato messo e usato da Chiarella al posto giusto, seguendo quasi quanto diceva a suo tempo Gustave Courbet, ossia che la pittura “non può consistere in altro che nella rappresentazione delle cose reali ed esistenti. L’artista sa fissare lo sguardo su ogni particolare e da tale osservazione riesce a mettere in evidenza una sequenza di tocchi che condensano poesia e consequenziale coerenza di contenuti”.
Come a dire che in Giovanni Chiarella vive e rivive l’ambiente in cui si muove ed agisce e che ogni suo quadro legittima il consenso che sta ottenendo da anni anche tra i non addetti ai lavori, e che, ancora, nella sua incidenza espressiva c’è quella coerenza, sottile e suggestiva, che genera significanti pagine di musicale intimità. Come si conviene ad un autentico artista”.
“Pittore di grande talento, quindi, - sostiene Vincenzo Ursini - che merita di entrare a pieno titolo nel variegato panorama dell’arte contemporanea non solo per la qualità dei suoi lavori, frutto di un attento dosaggio dei colori e delle forme, ma anche - e non è poco al tempo d’oggi in cui l’uomo tende a isolarsi dal resto del mondo - per il suo fraterno rapporto con i colleghi di tutto il comprensorio”.