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ORDINE DEI MEDICI SALUTA FRANCO BRIATICO
“Dirigente factotum”, come lo ha definito Mario Rechichi, ex primario del Dipartimento “Urgenze-Emergenze dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, Francesco Briatico, “uomo chiave” dell’Ordine dei Medici della provincia di Catanzaro, è andato in pensione dopo ben 55 anni di ininterrotto servizio.
Su invito del presidente Enzo Ciconte, l’Ordine lo ha salutato nel corso di un simpatico e sentito incontro tenutosi lo scorso 30 dicembre nei locali della sede sociale di Via Settembrini, alla presenza di numerosi componenti dell’attuale Consiglio Direttivo composto da Vincenzo Larussa, Gennaro De Nardo, Pasquale Puzzonia, Nino Accorinti, Vincenzo Mario Arcuri, Francesco Saverio Bianco, Antonino Cardile, Giuseppe Caridi, Rosario Colace, Salvatore De Filippo, Francesco Esposito, Caterina Laria, Antonio Maria Miceli, Salvatore Pirrò, Stefania Renne, Giancarlo Valenti e del Collegio dei Revisori dei Conti composto da Luca Gallelli, Francesco Ursini, Renata Felicia Tropea e Saverio Catalano.
Presenti anche numerosi iscritti all’Albo, i dipendenti Franco Sacco, Anna Briatico e Tommaso Gigliotti, il consulente legale Virgilio Conte, la consulente fiscale Sandra Aloi e l’affezionatissimo portiere del condominio Salvatore Smorfa.
“Briatico - ha ricordato Mauro Rechichi nel porgere il saluto a nome di altri colleghi - è entrato in servizio il 1° marzo del 1959, sotto la presidenza di Francesco Lazzaro. Apprezzato da tutti i medici che in più di mezzo secolo hanno fatto parte dell’Ordine, si è sempre distinto per grande professionalità e spirito di abnegazione”.
Uomo d’altri tempi, insomma, che non si è mai sottratto ai suoi doveri istituzionali, favorendo altresì tutti quei processi di innovazione e di efficienza che nel corso degli anni si sono resi necessari all’interno dell’Ordine per rispondere al meglio alle esigenze di una moderna organizzazione amministrativa. “Tutto ciò - ha commentato il presidente Ciconte - in piena sinergia con i vari Consigli direttivi che si sono negli anni succeduti”.
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