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CIRCOLO UNIONE CHIUDE ANNO SOCIALE
Con la mostra dal titolo “La sposa di ieri, la sposa di oggi”, il Circolo Unione di Catanzaro, punto di riferimento culturale negli anni passati per tanti illustri intellettuali della Calabria e d’Italia, ha chiuso il suo 50° anno sociale. La mostra, per la cura dei particolari e l’atmosfera d’altri tempi che è riuscita a creare nei saloni del Circolo, sarebbe certamente piaciuta al compianto Salvatore Blasco, fondatore e presidente per più di 45 anni, scomparso da qualche anno.
A fare gli onori di casa questa volta c’erano Patrizia Blasco e Rosetta Scaramuzzino, moglie dell’attuale presidente, avvocato Antonio. Il tutto sotto l’occhio vigile della bravissima segretaria Anna Lamanna, donna poliedrica che da dieci anni, con passione e grande professionalità, coordina le attività del Circolo.
La mostra dedicata alla sposa nei secoli è stata una bella occasione per far conoscere ai catanzaresi, alcune delle vicende storiche della città, ma soprattutto per sottolineare che anche oggi ci sono bravi e giovani professionisti e artigiani che amano realizzare gioielli e merletti di ottima fattura.
Gli abiti da sposa, indossati nel corso della serata inaugurale da Jessica Posella, Selena Tallarico e Valentina Jiritano, sono stati oggetto di grande attenzione da parte dei tanti presenti e hanno accompagnato visivamente le relazioni di carattere storico di Elena Vera Stella ed Ernesto Lamanna. La serata è stata allietata da appropriati intermezzi musicali a cura di Annalisa Critelli, al piano, e Roberta Catracchia, al flauto.
Alla realizzazione dell’evento hanno, altresì, contribuito Anita Ferragina, wedding katering, Giovanna Adamo, wedding house, Claudio Lobello, wedding florest, Filomena Starace, dell’Atelier “Sogno Sposi”, Felicia Mazza della “Maison ELV”, Adriana Lamanna, modellista, Nelly Sanzi, di “Art Sanzi”, le Sorelle Notaro, Make-Up Hair Stylist, e la gioielleria Astrea, rivenditore ufficiale del maestro orafo Michele Affidato. L’allestimento è stato invece curato da Maria Giovanna Buttiglieri.
L’evento, insomma, presentato da Carmine Mustari, ha ospitato una variegata gamma di oggetti e abiti da sposa degli ultimi due secoli, con gioielli, trine e candide malizie appartenenti a nobildonne e semplici popolane, ma anche documenti provenienti dall’Archivio storico diocesano e da collezioni private.
Conclusione, quindi, degna di un grande sodalizio culturale senza scopo di lucro, anche se le risorse finanziare del Circolo Unione vanno sempre più scemando e le promesse degli enti pubblici, fatte in più occasioni da noti esponenti politici della città, non si sono mai concretizzate in atti ufficiali.
“La città - hanno sottolineato in tanti, come ultimo grido di aiuto - non può perdere questo unico e indipendente baluardo di cultura”.
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