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UNIVERSITA' PRESENTA PROGETTI RICERCA
Quattro importanti progetti, finanziati dall’AIFA, sono stati presentati nei giorni scorsi nell’aula Magna del Campus Universitario di Germaneto, alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università, professor Aldo Quattrone, del direttore generale dell’Azienda Mater Domini, dottor Florindo Antoniozzi, e dei direttori scientifici, professor Giovambattista De Sarro, dottoressa Adele Emanuela Di Francesco e dottor Eugenio Donato di Paola.
I primi due progetti, dal titolo “Rete regionale d’informazione sui farmaci: informazione, formazione e farmacovigilanza” e “Valutazione delle reazioni avverse in pazienti in politerapia”, saranno diretti da De Sarro, Ordinario di Farmacologia e Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute, mentre il terzo e il quarto, (“Monitoraggio ADR nelle prescrizioni di farmaci off-label della Regione Calabria” e “Monitoraggio delle sperimentazioni cliniche approvate dal Comitato Etico dell’Azienda ospedaliera Mater Domini”) saranno diretti rispettivamente da Adele Emanuela De Francesco e da Eugenio Donato di Paola.
Nel corso dell’incontro Giovambattista De Sarro, ha presentato alcuni dei convegni, da lui organizzati, volti a supportare la realizzazione dei suddetti progetti ministeriali.
I convegni avranno come tema l’appropriatezza prescrittiva di varie categorie di farmaci, soprattutto per quelle patologie più presenti e che più di tutte gravano sul budget economico regionale e nazionale. L’appropriatezza prescrittiva è uno dei cardini fondamentali per ottenere il successo della terapia e ridurre gli effetti avversi a farmaci. Su questo punto, De Sarro si è ampiamente soffermato, sottolineando quanto oggi sia importante la farmacovigilanza, in particolar modo nel nostro territorio che è stato finora fanalino di coda nazionale anche in questo settore.
Il Centro di Farmacovigilanza calabrese nato dagli stessi progetti finanziati dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), ha portato notevoli miglioramenti nel settore, incrementando non solo il numero di segnalazioni di 4-5 volte in soli 20 mesi di lavoro, ma soprattutto implementando la consapevolezza di chi ha il compito di segnalare l’informazione sulle procedure e ha semplificato la comunicazione con i Responsabili di Farmacovigilanza delle varie sedi Asp del territorio calabrese.
Il Rettore dell’Università, nel porgere il saluto ai presenti, ha sottolineato quanto sia ormai indispensabile, per la regione, risalire la china anche in questo settore. Aldo Quattrone, ha altresì ribadito come l'Ateneo, grazie a questi eventi culturali, garantisca un aggiornamento post-laurea e post-specializzazione adeguato e continuo per tutti coloro che lavorano nella sanità.
Di particolare interesse è stato anche l’intervento di Florindo Antoniozzi, direttore generale dell’Azienda Mater Domini. Il dg ha manifestato la sua particolare soddisfazione per il fatto che all'Azienda da lui diretta sono stati assegnati più progetti rispetto ad altre Aziende Ospedaliere e Sanitarie della Regione. Un segnale, questo, di indubbia efficienza e qualità, ma soprattutto di grande sinergia tra l’Azienda Mater Domini e il mondo scientifico universitario.
Antoniozzi ha chiarito come, a volte, sia veramente difficile combinare nel modo giusto l’appropriatezza e la gestione delle risorse economiche, oggi sempre minori, sia all’interno delle piccole strutture che, a maggior ragione, a livello regionale.
“Solo attraverso procedimenti virtuosi - ha detto - oggi è possibile ottenere risultati eccellenti”.
A seguire, la dottoressa Adele Emanuela di Francesco, responsabile scientifico del progetto sul monitoraggio delle prescrizioni di farmaci off-label della regione Calabria, ha presentato alcuni dati sulle prescrizioni che quotidianamente vengono effettuate per l’acquisto di farmaci utilizzati al di fuori delle indicazioni terapeutiche, mentre il dottor Eugenio Donato di Paola, responsabile scientifico del quarto progetto, in qualità di Membro del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini, ha messo in evidenza l’importanza di monitorare le reazioni avverse a farmaci sperimentali e quindi anche nell’ambito di tutte quelle sperimentazioni per la cui conduzione viene chiesto il parere del comitato etico.
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